Bodycams in Italia: una nuova sentenza apre la strada a programmi di bodycam a livello nazionale
Dopo molte consultazioni l'annuncio si è pronunciato a favore dell'implementazione delle bodycam da parte delle forze dell'ordine italiane. Un altro grande passo verso l'implementazione generale dei programmi bodycam nei paesi europei è stato fatto.
La scorsa settimana è stata cruciale per le bodycams in Italia, poiché il principale garante della privacy si è pronunciato sull'uso tradizionale delle bodycams. Dopo molte consultazioni, l'annuncio si è pronunciato a favore dell'implementazione delle bodycam da parte delle forze dell'ordine italiane. Immediatamente dopo l'annuncio, i funzionari penitenziari italiani hanno chiesto l'implementazione dei sistemi di bodycam.
Bodycams in Italia: Il Garante della privacy dà il via libera
"Costruire una verità non è mai semplice ma oggi possiamo contare sulla tecnologia, uno strumento insuperabile per chiunque" - Gianni Tonelli, autore del nuovo libro italiano Il Digiuno Della Legge
A partire dalla scorsa settimana i dipartimenti di polizia italiani e i carabinieri nazionali possono infatti contare sulla tecnologia come nuovo strumento per combattere la crescente aggressività e fornire prove. Il principale garante della privacy in Italia ha deciso a favore di programmi di bodycam e la loro implementazione a livello nazionale. C'è stata una costante richiesta di nuovi strumenti che possono essere forniti alla polizia italiana per svolgere meglio i propri compiti, e ora sembra che la strada sia libera per la piena implementazione delle bodycam. Con questa sentenza è arrivata naturalmente una serie di rigorose linee guida relative all'uso e all'archiviazione dei dati registrati attraverso una bodycam della polizia. Al fine di garantire sia la privacy che la sicurezza dei dati, le bodycam italiane devono aderire alle seguenti regole:
- La bodycam può essere attivata solo in presenza di situazioni concrete e reali di pericolo o reati, e non può registrare continuamente senza motivo.
- La bodycam può memorizzare i dati internamente, ma questo può non essere accessibile al momento dell'uso, e dopo può essere accessibile solo dal capo di un dipartimento di polizia che è in possesso della chiave di crittografia.
- I dati della bodycam non utilizzati devono essere cancellati dopo un massimo di 6 mesi.
- L'uso di software di riconoscimento facciale è severamente vietato
- Il rispetto della sicurezza dei dati e della privacy è molto importante: i diritti dei cittadini italiani devono essere rispettati.
Queste richieste sono essenzialmente quelle che ogni agenzia europea di applicazione della legge richiede alle proprie soluzioni di bodycam e come tali possono essere implementate immediatamente e facilmente dai partner europei durante il processo di acquisizione e implementazione. Inoltre, la dichiarazione che il riconoscimento facciale rimane vietato è intrinsecamente legata a un proposta precedente dalla Commissione europea per vietare il software di riconoscimento facciale automatico e l'intelligenza artificiale che mira a realizzare questa capacità. Sulla base delle raccomandazioni del EDPB (European Data Protection Board) e del GEPD (Garante europeo della protezione dei dati) la commissione ha dichiarato che qualsiasi intelligenza artificiale di questo tipo imporrebbe i diritti dei cittadini europei e deve quindi essere limitata.
Bodycams in Italia: il sistema penitenziario
Subito dopo la dichiarazione del garante della privacy anche i funzionari del sistema penitenziario italiano dichiarano il loro ottimismo per le bodycam e condividono la speranza che i programmi bodycam vengano implementati nelle carceri italiane. Il deputato della Lega Jacopo Morrone ha dichiarato che le bodycam sono un indispensabile e moderno strumento di prevenzione e protezione e chiede che i sistemi bodycam siano immediatamente implementati nelle carceri italiane. Nel difficile mondo della sicurezza e delle forze dell'ordine i professionisti hanno bisogno di qualsiasi strumento che possa fornire loro dei vantaggi in più come una maggiore sicurezza e la raccolta di prove. L'autore, Gianni Tonelli del nuovo libro Il Digiuno Della Legge conosce più di molti questa necessità e chiede che tutti gli strumenti che "aumentano la sicurezza dalle minacce di denuncia, ritorsione e gogna mediatica" siano implementati il prima possibile. Egli vede le bodycams, che sono state implementate in tutta Europa, come strumenti cruciali per proteggere i professionisti in prima linea così come i cittadini stessi attraverso la documentazione giusta e basata sulle prove che i sistemi di bodycam forniscono.